Chi sceglie Dolce & Gabbana sceglie di esprimere sensualità attraverso il proprio look. L’attenzione meticolosa per i dettagli, la presenza di i pizzi, le fantasie floreali e leopardo, il richiamo al carretto siciliano, accomunano abbigliamento e accessori, rendendo unico ogni oggetto.

LA STORIA

Domenico Dolce e Stefano Gabbana presentano la loro prima collezione insieme alla settimana della moda di Milano nel 1985. Non avendo soldi per pagare delle modelle professioniste, chiederanno ad amici di sfilare per loro, ma la collezione non avrà successo.

Non si scoraggiano, e l’anno seguente danno vita al loro primo negozio. Nel 1989 iniziano a disegnare costumi da bagno e maglieria intima e aprono un negozio in Giappone, grazie ad un accordo con il gruppo Kashiyama. Nel 1990 lanciano la prima collezione da uomo.

Saranno proprio gli anni ’90 a suggellare il loro successo. Le loro collezioni, caratterizzate da dettagli in cristallo, corsetti e ciondoli, faranno centro a tal punto da dar vita ad una collaborazione con Madonna, che indosserà un corsetto Dolce&Gabbana sulla passerella del Festival di Cannes e, qualche anno dopo, si farà vestire dalla coppia per il video Music.

Da allora ad oggi, il percorso della casa di moda sarà segnato da innumerevoli riconoscimenti, e vedrà la realizzazione di collezioni di profumi, gioielli, orologi, occhiali, make up. Sarà Monica Bellucci la protagonista del primo spot del profumo Dolce & Gabbana, diretta da Giuseppe Tornatore.

Tra le star che hanno scelto Dolce & Gabbana risaltano nomi come: Nicole Kidman, Demi Moore, Tina Turner, John Bon Jovie e molti altri.

L’IMPEGNO

Nel 2014 Dolce & Gabbana creano un libro fotografico che celebra la nazionale italiana con indosso le divise disegnate dalla casa di moda, allo scopo di raccogliere fondi per la fondazione “Vida a Pitigna”, che si occupa di sostenere l’omonimo villaggio di pescatori brasiliano, attraverso progetti sulla salute e l’educazione.

Nel Febbraio 2020, la casa di moda destinerà un’ingente somma di denaro ad uno studio sulle risposte del sistema immunitario al Coronavirus, coordinato dall’immunologo Alberto Mantovani. Di seguito un pezzo dell’intervista rilasciata a D.repubblica.it

"Di fronte a queste tragedie dalle dimensioni così vaste, ogni azione può sembrare poco rilevante - osservano - Ma quando il professor Mantovani ci ha raccontato la favola africana che narra di un colibrì che, mentre tutti gli altri animali fuggono a causa di un incendio divampato nella foresta, vola nella direzione opposta continuando a portare l'acqua per cercare di spegnere l'incendio, abbiamo capito che comunque valeva la pena fare qualcosa. Anche un gesto piccolissimo può avere un significato enorme. Supportare la ricerca scientifica è per noi un dovere morale, speriamo che il nostro contributo possa essere d'aiuto per risolvere questo drammatico problema".